Aldo Miniaci proviene da una famiglia di agricoltori che allevavano bestiame, coltivavano tabacco e pomodori ma non agrumi.  Ad Aldo sono sempre piaciute le piante anche se, per vivere ha intrapreso un’altra professione.

Poi nel ’90 ha ereditato un ettaro di terreno confinante con quello dello zio che coltivava mandarini e limoni. Si è appassionato all’agrumeto e negli anni ha acquistato altri ettari di terreno e ampliato la produzione con un interesse particolare a diversificare e provare tante varietà di limoni, mandarini, arance e altri agrumi.

Tutto questo fatto in modo amatoriale ma con buoni risultati grazie anche alla posizione fortunata dell’appezzamento situato tra i fiumi Sele e Calore che allagano periodicamente il frutteto senza arrecare danni ma lasciando sostanze nutrienti che rendono il terreno molto fertile.

Nel 2000 l’adesione al “bio” grazie all’incontro con Clementina di ICEA Caserta e intorno al 2010 con Paolo di Retebio, tramite una conoscenza comune.  Da quel momento Aldo ha cominciato a pensare a questa piccola attività agricola come ad una “azienda” che in futuro potrà coinvolgere uno dei figli, al quale ha trasmesso questa passione.

L’agrumeto, nato in modo disordinato con le varietà in ordine sparso, sta prendendo una nuova forma con filari divisi per prodotto, ordinati per una maggiore facilità di cura e raccolta ma con l’immancabile impronta “naif” del fondatore!