Casalmaggiore (CR)
Cascina Ca’ Vecchia nasce a Valle (CR) nelle terre dell’Oglio Po, nel 1966 grazie a Vincenzo Cavalli. La struttura della Cascina ha origini antiche, è costruita su resti romani e conserva una torretta del ‘700, tipica delle case che segnavano i confini da Torino a Ferrara.
Alla fine degli anni ’70 il figlio Valter intraprende la sperimentazione delle tecniche agricole bio.
“I primi anni sono stati drammatici – racconta Valter – non c’erano le conoscenze. Abbiamo fatto tanti errori e li abbiamo pagati tutti. Eravamo visti con ironia dagli altri agricoltori ma siamo andati avanti comunque anche se, all’inizio, siamo sopravvissuti grazie alla pensione di mio padre e allo stipendio di mia moglie. C’erano difficoltà a produrre e a vendere. Poi è nata la Coop Primavera che all’inizio ci ha aiutato nella commercializzazione. Negli anno ’90 abbiamo scelto di fare pochi prodotti: quelli più adatti in queste zone con un terreno ricco di fosforo e potassio. Ci troviamo in bassa pianura tra il fiume Po e l’Oglio. Una zona molto fertile che chiamiamo “Piccola Mesopotamia”: dove le acque ristagnavano dando origine a paludi e acquitrini poi in seguito bonificate.
La produzione di Meloni, Agnurie, Zucche e orticole ha cominciato a funzionare e, grazie alla vendita diretta e ai GAS, a diventare redditizia.
Nel 2000, in occasione della partecipazione alla Fiera di Gonzaga con una decina di altri produttori, ci siamo resi conto che eravamo li in tanti per vendere ognuno pochi prodotti con uno spreco di tempo e risorse. Lavorare insieme è meglio.
Con questo spirito collaboriamo con Retebio e abbiamo contribuito a costituire il Distretto Agricolo Biologico Casalasco Viadanese: un’unione sinergica tra produzione-alimentare biologica, tipicità territoriale delle produzioni e qualità dell’ambiente.
Oggi, grazie all’entusiasmo e alle scelte innovative di mio figlio Lorenzo, continuiamo a fare “vera” agricoltura contadina: biologica, sostenibile e di qualità: per un futuro agricolo più rispettoso dell’ambiente.”
“La mia passione per il mondo contadino – continua Valter – non si limita alla coltivazione. I ricordi più belli di quando ero bambino erano quelli delle serate trascorse tutti insieme nelle stalle ad ascoltare e raccontare storie. Ora non si fa più ma a me e altri “ instabili” piacciono ancora le storie, soprattutto quelle del mondo contadino. Questa motivazione ci ha portato a creare la Compagnia dei Genitori Instabili e ad organizzare il Festival del Cinema Rurale Contadino “Coltiva Corti Diretti”.
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