Montescaglioso (MT)
Siamo nell’azienda agricola Simmarano Domenico, io sono il figlio Marco. Ci lavoro da 10 anni ma mio padre ha iniziato questa attività quando io ero piccino, avevo un anno forse, era la fine degli anni ‘80 e non esisteva ancora il regolamento europeo del biologico. Probabilmente siamo tra le prima aziende certificate in Italia.
La mia attività è sempre stata legata ai campi anche se inizialmente erano quelli di calcio. Ero una promessa del calcio ma poi un infortunio mi ha fatto cambiare strada e tornare alla terra. Ora sono contento di aver preso questa direzione. La nostra azienda si trova a Montescaglioso, al confine tra Puglia e Basilicata, ed ha una superficie di 35/40 ettari che coltiviamo in rotazione. Quindi ogni anno produciamo ortaggi su 15/20 ettari. Produciamo: finocchi, bietole, catalogna, puntarelle, sedano, broccoli, cavolfiore e abbiamo anche un’ asparagiaia. Il nostro calendario di raccolta inizia a fine novembre e arriva a maggio con la raccolta degli asparagi verdi.
Quello che ci spinge a produrre bio? Sapere che facciamo qualcosa di buono per la terra e per la salute, soprattutto delle nuove generazioni. Mi capita spesso di incontrare persone che non conosco ma che acquistano i nostri prodotti e mi fanno i complimenti. Quando una mamma viene da me e mi dice “guarda ho fatto una passatina al mio bimbo di 2 anni con la tua bietolina ed era squisita” per me è motivo di orgoglio perché so che quel bambino può crescere mangiando qualcosa di veramente pulito, in un mondo in cui di pulito c’è rimasto ben poco.
Dicono che i mie finocchi sono particolarmente buoni e profumati, addirittura che sono i migliori!
Per fare un buon prodotto ci vuole una terra in salute, e noi lavoriamo quotidianamente per favorirne la vitalità aumentando la sostanza organica, ma soprattutto bisogna saperlo fare. Se facciamo un paragone con un cocktail, per esempio, ci possiamo mettere all’interno i migliori prodotti al mondo ma se non c’è un bravo barman a miscelarlo nelle giuste dosi e quantità il cocktail non è buono. Lo stesso vale per un finocchio o una bieta o un cavolfiore: tutte le operazioni vanno fatte a tempo debito e nella giusta misura.
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