Crevalcore (BO)
Ho iniziato a lavorare a 16 anni come trattorista poi mio nonno mi ha lasciato 4 ettari di frutteto ed ho iniziato ad occuparmene. Dopo 6 anni un “colpo di fuoco” (batterio) ha abbattuto il frutteto. A quel punto c’è stata la svolta: ho smesso di fare il trattorista e comprato questo podere.
Ho iniziato a coltivare meloni per la grande distruzione ma non c’era margine e allora ho deciso di fare la vendita diretta.
Dopo l’esperienza del frutteto non volevo più fare i trattamenti così ho iniziato l’auto produzione di letame e concimi naturali. Prova che ti prova ho imparato ottenendo buoni risultati. L’associazione di categoria che mi segue, mi ha chiesto come mai non avevo fatture di acquisto di prodotti fitosanitari. Alla mia risposta “perché non li uso” mi hanno consigliato e aiutato ad avviare le pratiche per la certificazione biologica. Così ho fatto. Da anni partecipo al mercato “Campi Aperti” a Bologna, sono soddisfatto della mia attività e del rapporto diretto con i consumatori.
L’innovazione è importante in agricoltura per migliorare le produzioni, diminuire la fatica e ridurre l’inquinamento. Per questo ho iniziato ad usare mezzi elettrici in azienda. Però non vale in tutti i casi: ad esempio di recente mi hanno proposto una “centralina” per gestire tutte le irrigazioni ma io preferisco fare un giro nei campi per vedere se c’è un parassita, una foglia malata ed è bello vedere gli ortaggi che crescono bene.
Le mie giornate sono faticose: inizio all’alba e finisco al tramonto ma non c’è mai un giorno uguale all’altro.
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